[i]La Baronessa Paftunij aveva deciso di alzarsi di buon ora quella mattina d'estate 1459.
Il cardo affannoso sembrava aver dato tregua alla popolazione di Montagnana e dalla torre della Rocca una lieve brezza entrava dalle finestre della stanza da letto di Elisabetta.
Mia Signora, disse la dama Desideria che da anni era al servizio di Paftunij, E' tutto pronto per il vostro viaggio a Rocca Cesta, la Sede del Collegio d'Araldica, alcune guardie sono già a cavallo pronte per scortarvi.
Grazie Desideria, aiutami a vestirmi vorrei indossare il vestito broccato d'oro.
La ragazza andò nella cassapanca ai piedi del letto e aiutò la Baronessa acconciandole i lunghi capelli in due trecce arrotolate ai lati della testa.
Desideria, prendimi le pergamene sul mio tavolo, quelle contenenti la revisione del regolamento araldico e quella con l'articolo del Corpus Iuris veneziano con l'inserimento della figura del Doge Sovrano.
Subito mia Signora.